Questa mattina ho fatto colazione a Roma, in un hotel a piazza Farnese, vicino piazza Navona.
L'aria è frizzante, ma non fredda: piacevole.
Appena sveglia ho sentito un lieve indolenzimento ai polpacci, probabilmente dovuto ai chilometri percorsi a piedi ieri in città. Stiracchiandomi ho sentito riattivarsi i muscoli della schiena, ancora un po' contratti dall'ultimo allenamento. È bella questa sensazione: mi fa sentire attiva, energica, vitale.
Ho indossato un vestito morbido che mi piace sentire sulla pelle per fare una transizione lenta dalla comodità del sonno all'operatività del giorno e sono andata al salone della hall.
Mi sono goduta l'atmosfera calda e accogliente data da ogni elemento della stanza, tutti in perfetta sintonia tra loro: le luci soffuse delle lampade ai tavolini, la musica jazz relax in diffusione, i colori dei divanetti simil Chester e dell'arredo, sulle tinte del marrone e delle sue sfumature.
I vassoi della colazione si mimetizzavano nell'ambiente: niente tavoli da buffet arroganti. E da un fornetto vintage su una consolle ho preso il mio cornettino all'albicocca, caldo, appena sfornato, con quelle belle striature un po' più marcate attorno ai giri di sfoglia e il colore non troppo scuro, tipico della cottura media, che mantiene una buona morbidezza, come piace a me.
L'ho gustato seduta ad un invitante angolino, un piccolo salottino ricavato nell'ambiente, mentre allo specchio lì accanto guardavo la mia immagine riflessa, un po' stanca ma rilassata. Era buono, non troppo dolce, profumato... Ho valutato se prenderne un altro, ma lo avrei fatto per fame degli occhi più che del corpo: appena l'ho finito ho avvertito il senso di sazietà. In effetti la cena di ieri era stata abbondante per i miei standard.
L'aria è frizzante, ma non fredda: piacevole.
Appena sveglia ho sentito un lieve indolenzimento ai polpacci, probabilmente dovuto ai chilometri percorsi a piedi ieri in città. Stiracchiandomi ho sentito riattivarsi i muscoli della schiena, ancora un po' contratti dall'ultimo allenamento. È bella questa sensazione: mi fa sentire attiva, energica, vitale.
Ho indossato un vestito morbido che mi piace sentire sulla pelle per fare una transizione lenta dalla comodità del sonno all'operatività del giorno e sono andata al salone della hall.
Mi sono goduta l'atmosfera calda e accogliente data da ogni elemento della stanza, tutti in perfetta sintonia tra loro: le luci soffuse delle lampade ai tavolini, la musica jazz relax in diffusione, i colori dei divanetti simil Chester e dell'arredo, sulle tinte del marrone e delle sue sfumature.
I vassoi della colazione si mimetizzavano nell'ambiente: niente tavoli da buffet arroganti. E da un fornetto vintage su una consolle ho preso il mio cornettino all'albicocca, caldo, appena sfornato, con quelle belle striature un po' più marcate attorno ai giri di sfoglia e il colore non troppo scuro, tipico della cottura media, che mantiene una buona morbidezza, come piace a me.
L'ho gustato seduta ad un invitante angolino, un piccolo salottino ricavato nell'ambiente, mentre allo specchio lì accanto guardavo la mia immagine riflessa, un po' stanca ma rilassata. Era buono, non troppo dolce, profumato... Ho valutato se prenderne un altro, ma lo avrei fatto per fame degli occhi più che del corpo: appena l'ho finito ho avvertito il senso di sazietà. In effetti la cena di ieri era stata abbondante per i miei standard.
Ti starai chiedendo: ma Lucia, oggi, cos'ha? Perché mi scrive per descrivermi in maniera tanto minuziosa la sua colazione? Nulla di preoccupante, anzi... SONO SOLO IN MODALITÀ MINDFULNESS e volevo darti un breve saggio di cosa sia la mindful eating. Considera che, per esigenze espositive, sono stata sintetica: avrei potuto scrivere un testo almeno 10 volte più lungo di questo per descrivere la mia esperienza di colazione di questa mattina! |
Sì, perché il mondo, la vita, hanno sempre una meravigliosa, immensa e complessa varietà di stimoli e sensazioni da offrirci, che di norma non cogliamo perché viviamo col pilota automatico: quello che ci fa compiere ogni gesto con scarsa o nulla consapevolezza delle percezioni dei nostri sensi e degli stimoli dell'ambiente circostante.
La mindfulness non è solo un metodo o una serie di tecniche della psicologia: è anche un modo di essere e di fare che ci consente di avere maggiore consapevolezza, leggerezza, serenità e di godere pienamente di noi stessi e della vita.
La mindful eating è un'applicazione dei principi della mindfulness all'alimentazione, un approccio al cibo spontaneo, consapevole, naturale, che parte dall'ascolto dei reali bisogni del nostro corpo.
La mindful eating è un'applicazione dei principi della mindfulness all'alimentazione, un approccio al cibo spontaneo, consapevole, naturale, che parte dall'ascolto dei reali bisogni del nostro corpo.
Nel video troverai qualcosa in più sull'argomento. Se vuoi approfondire maggiormente, scrivimi e ti darò qualche consiglio di lettura. Buona visione e buona giornata, che ti auguro di vivere pienamente, godendo di ogni istante con gli occhi curiosi di un esploratore, la mente aperta di un bambino, il cuore leggero di quando guardiamo le cose dall'alto e viviamo qui e ora. |