Marzo... è il mese della Primavera, del risveglio, della rinascita.
L’aria si riscalda, le ore di luce aumentano e noi iniziamo ad alleggerirci, a disfarci, piano piano, dei pesanti indumenti che ci hanno protetto dal freddo per tutto l’inverno e a lasciare più superficie della nostra pelle esposta alla luce del sole.
Insieme alla natura rinasciamo anche noi.
<<Nascere non basta.
È per rinascere che siamo nati.
Ogni giorno.>>
(P. Neruda)
Perché, se come ci siamo detti altre volte, il nostro essere è in continua trasformazione, evoluzione, cambiamento… ogni giorno e ogni istante rinasciamo secondo quelli che sono i nuovi bisogni emergenti, le nuove passioni, i nuovi interessi…
Ogni giorno accumuliamo conoscenze, emozioni, esperienze che ci trasformano e che ci portano in nuove, inesplorate direzioni. Tutto ciò che siamo stati, che abbiamo avuto e che abbiamo fatto ha un senso, ma fa parte del passato. Alcune cose le porteremo sempre con noi, altre dobbiamo lasciarle andare, se vogliamo fare spazio al nuovo.
Come in un guardaroba abbiamo periodicamente necessità di buttare vecchi indumenti che non ci stanno più bene o che non rispondono più al nostro gusto, al nostro stile, così, nelle stanze della nostra anima, nasce il bisogno di lasciare andare vecchie e obsolete definizioni di noi stessi, della vita, delle relazioni che non ci rappresentano più e che offuscano la luce del nostro vero sé, che impediscono a quel che siamo di esprimersi e realizzarsi. Come sul piano di un mobile o negli scaffali di una libreria dobbiamo fare ordine e liberare spazio per accogliere nuovi oggetti e libri, così nella nostra vita necessitiamo di riorganizzare abitudini e priorità per consentire a ciò che risponde ai nostri nuovi bisogni di arrivare.
Occorre lasciare andare: vecchie abitudini, valori e principi obsoleti, visioni anacronistiche e limitanti di noi stessi, della vita, degli altri (dentro le quali ci ingabbiamo e per le quali mortifichiamo la nostra creatività). Spesso bisogna lasciare andare anche relazioni che non ci danno più nutrimento, o che addirittura ce ne privano. Lo stesso per hobby e interessi.
L’aria si riscalda, le ore di luce aumentano e noi iniziamo ad alleggerirci, a disfarci, piano piano, dei pesanti indumenti che ci hanno protetto dal freddo per tutto l’inverno e a lasciare più superficie della nostra pelle esposta alla luce del sole.
Insieme alla natura rinasciamo anche noi.
<<Nascere non basta.
È per rinascere che siamo nati.
Ogni giorno.>>
(P. Neruda)
Perché, se come ci siamo detti altre volte, il nostro essere è in continua trasformazione, evoluzione, cambiamento… ogni giorno e ogni istante rinasciamo secondo quelli che sono i nuovi bisogni emergenti, le nuove passioni, i nuovi interessi…
Ogni giorno accumuliamo conoscenze, emozioni, esperienze che ci trasformano e che ci portano in nuove, inesplorate direzioni. Tutto ciò che siamo stati, che abbiamo avuto e che abbiamo fatto ha un senso, ma fa parte del passato. Alcune cose le porteremo sempre con noi, altre dobbiamo lasciarle andare, se vogliamo fare spazio al nuovo.
Come in un guardaroba abbiamo periodicamente necessità di buttare vecchi indumenti che non ci stanno più bene o che non rispondono più al nostro gusto, al nostro stile, così, nelle stanze della nostra anima, nasce il bisogno di lasciare andare vecchie e obsolete definizioni di noi stessi, della vita, delle relazioni che non ci rappresentano più e che offuscano la luce del nostro vero sé, che impediscono a quel che siamo di esprimersi e realizzarsi. Come sul piano di un mobile o negli scaffali di una libreria dobbiamo fare ordine e liberare spazio per accogliere nuovi oggetti e libri, così nella nostra vita necessitiamo di riorganizzare abitudini e priorità per consentire a ciò che risponde ai nostri nuovi bisogni di arrivare.
Occorre lasciare andare: vecchie abitudini, valori e principi obsoleti, visioni anacronistiche e limitanti di noi stessi, della vita, degli altri (dentro le quali ci ingabbiamo e per le quali mortifichiamo la nostra creatività). Spesso bisogna lasciare andare anche relazioni che non ci danno più nutrimento, o che addirittura ce ne privano. Lo stesso per hobby e interessi.
Perché si apra un nuovo ciclo occorre chiudere l’altro.
Bisogna fare spazio, lasciare andare.
Da qui può ripartire un’esistenza connotata di senso e vitalità.
Bisogna fare spazio, lasciare andare.
Da qui può ripartire un’esistenza connotata di senso e vitalità.
https://form.jotform.com/Bruciafreddo/contenuti-gratuiti hai In pratica: insieme al cambio stagione nell’armadio possiamo fare quello nella nostra anima. Riordinare ha una funzione terapeutica intrinseca: quando organizzo, sistemo, faccio spazio fuori da me, faccio lo stesso dentro di me.
Accogli dunque questa occasione offerta dal ciclo naturale delle stagioni, sintonizzati al tempo della vita e concediti un momento, adesso, per decidere cosa lasciare andare e a cosa permettere di arrivare.
<<A che cosa devo dare più morte oggi, per generare più vita? Che cosa so che dovrebbe morire, ma esito a permetterlo? Che cosa deve morire in me perché possa amare? […]. Che cosa dovrebbe morire oggi? Che cosa dovrebbe vivere? A quale vita temo di dar la nascita? E se non ora, quando?>>
(C. Pinkola Estès)
Sai? Tanti sintomi di malessere che ti porti dietro (sovrappeso, affaticamento, emicrania, disturbi del sonno e dell’alimentazione, dipendenze…) hanno a che fare proprio con questa difficoltà a lasciare andare, spesso nella paura del nuovo, dell’espressione del vero sé.
Con questa visualizzazione che ti regalo potrai iniziare a gettare via qualcosa e a fare spazio a ciò che realmente ti occorre per stare bene e per essere felice.