"GRAZIE" insieme a un paio di altre (come "fede" o "vita") è tra le parole che amo di più, una delle mie preferite del vocabolario. Mi piace dire grazie alla vita, a un'alba o a un tramonto di cui ho la fortuna di godere, a un'amica che fa una cosa bella per me (ma anche solo perchè è lei, perchè esiste). È bello dire grazie ai propri cari, alla famiglia e ringraziare ogni giorno la vita perchè ce l'abbiamo una famiglia, nel bene e nel male. |
Sono grata a chi mi ama, a chi mi accetta così come sono, con la mia luce e nelle mie ombre.
E mi piace dire grazie anche a chi non conosco, alle persone con cui scambio uno sguardo o un sorriso mentre passeggio con la mia cucciola, alla mia cucciola e ai cuccioli degli altri, ai bimbi piccoli che corrono e giocano e si colorano di rosso le guanciotte, a chi osservo chiacchierare, ridere, abbracciarsi, correre, guardare in solitudine un tramonto...
Ma il momento più importante, il passaggio fondamentale dentro di me, è stato quando ho imparato a dire grazie a me stessa: per quando esprimo al meglio le mie risorse e il mio potenziale ma anche per il coraggio e la forza con cui supero i miei limiti e i momenti difficili.
E ancor di più quando sono riuscita a dire grazie a chi mi ha fatto del male, a chi mi ha usata o manipolata o mi ha tradita o ha ferito i miei sentimenti, a chi ha parlato male di me o ha provato disprezzo o invidia: lo ringrazio per avermi insegnato a contattare il dolore, a scoprire parti di me che non conoscevo, a sviluppare nuove risorse, ad accettare, attraversare e superare le delusioni, a ridefinire i miei confini, le relazioni, me stessa. Lo ringrazio per avermi dato la possibilità di esplorare la mia rabbia, di imparare a perdonare... e a lasciare andare.
Perchè IL RANCORE INCATENA, LA GRATITUDINE LIBERA.
La gratitudine è un'emozione gentile e potente insieme, che apre l'anima, il cuore e la mente di chi la nutre e la esprime e, contemporaneamente, di chi la riceve. Credo sia il regalo più umile e sincero che possiamo fare al nostro prossimo e a noi stessi.
Mi piace molto, quando saluto un mio familiare o un amico o un collega, abbracciarlo e dirgli "GRAZIE!". Mi piace ancor di più che dirgli "ti voglio bene".
La gratitudine apre alla relazione con l'altro, con noi stessi, con la vita. Riempie il cuore. Apre all'abbondanza.
E mi piace dire grazie anche a chi non conosco, alle persone con cui scambio uno sguardo o un sorriso mentre passeggio con la mia cucciola, alla mia cucciola e ai cuccioli degli altri, ai bimbi piccoli che corrono e giocano e si colorano di rosso le guanciotte, a chi osservo chiacchierare, ridere, abbracciarsi, correre, guardare in solitudine un tramonto...
Ma il momento più importante, il passaggio fondamentale dentro di me, è stato quando ho imparato a dire grazie a me stessa: per quando esprimo al meglio le mie risorse e il mio potenziale ma anche per il coraggio e la forza con cui supero i miei limiti e i momenti difficili.
E ancor di più quando sono riuscita a dire grazie a chi mi ha fatto del male, a chi mi ha usata o manipolata o mi ha tradita o ha ferito i miei sentimenti, a chi ha parlato male di me o ha provato disprezzo o invidia: lo ringrazio per avermi insegnato a contattare il dolore, a scoprire parti di me che non conoscevo, a sviluppare nuove risorse, ad accettare, attraversare e superare le delusioni, a ridefinire i miei confini, le relazioni, me stessa. Lo ringrazio per avermi dato la possibilità di esplorare la mia rabbia, di imparare a perdonare... e a lasciare andare.
Perchè IL RANCORE INCATENA, LA GRATITUDINE LIBERA.
La gratitudine è un'emozione gentile e potente insieme, che apre l'anima, il cuore e la mente di chi la nutre e la esprime e, contemporaneamente, di chi la riceve. Credo sia il regalo più umile e sincero che possiamo fare al nostro prossimo e a noi stessi.
Mi piace molto, quando saluto un mio familiare o un amico o un collega, abbracciarlo e dirgli "GRAZIE!". Mi piace ancor di più che dirgli "ti voglio bene".
La gratitudine apre alla relazione con l'altro, con noi stessi, con la vita. Riempie il cuore. Apre all'abbondanza.